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Forgiate ai tempi dell'antica Grecia e conservate per secoli nei luoghi più remoti del pianeta, le armature possono essere indossate solo dal cavaliere che, terminato l'addestramento, ne reclama il possesso. Ogni cavaliere può indossare solo la sua armatura, e ad ogni armatura corrisponde una delle costellazioni dei due cieli. In questo modo, un cavaliere può indossare solo l'armatura della sua costellazione, a meno che un altro non accetti spontaneamente di "prestargli" la sua. Perché ciò accada vi sono comunque delle condizioni, il cavaliere che riceve l'armatura deve avere infatti raggiunto un cosmo molto vicino, se non addirittura superiore, all'altro, e questo, come detto, deve essere consenziente. In linea di massima, tutte le armature sono composte di nove parti: i due schinieri, che coprono le gambe ed i piedi, la cintura, i due bracciali, che coprono anche le mani, il pettorale, che copre il torace e spesso anche la base del collo, i coprispalla, che oltre alle spalle coprono anche la schiena, ed infine l'elmo. Generalmente, quando non sono indossate, i pezzi delle armature si dispongono in modo da assumere la forma rappresentata dalla loro costellazione. Le armature si dividono in diverse categorie a seconda di diversi fattori. Man mano che si avanza di categoria, le armature diventano più resistenti, coprono una percentuale maggiore del corpo ed, entro certi limiti, aumentano anche la forza di chi le indossa. Parimenti, per avere un'armatura di categoria superiore, il cavaliere deve ovviamente avere un cosmo superiore. Partendo dal basso, le armature si dividono in armature nere, armature di bronzo, armature d'argento ed armature d'oro. Oltre a queste vi sono le armature del nord, proprie dei cavalieri d'Asgard, o le armature di scaglie d'oro, indossate dai generali degli abissi.
Ha collaborato alla realizzazione del testo sopra riportato il mitico
Shiryu. |
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